Per la prima volta quest’anno è stata inserita nella programmazione delle squadre agonistiche una settimana continuativa di preparazione in vista dei principali appuntamenti in calendario.
La squadra Optimist si è mossa alla volta di Crotone con ben nove atleti: l’obiettivo principale è stato quello di fare più ore di acqua possibili, sia in condizioni di regata che di allenamento, con un clima il più possibile favorevole.
La scelta è ricaduta su Crotone in quanto teatro di un’importante manifestazione a livello internazionale, la Carnival race, e in quanto una vera e propria palestra di allenamento con condizioni meteo marine più uniche che rare.
Il tempo non è stato proprio dalla nostra parte e delle sette giornate di acqua in programma siamo riusciti a portarne a termine “solo” cinque.
Abbiamo lavorato con tutti i tipi di vento ed onda; la squadra ha risposto molto positivamente al duro programma di lavoro predisposto dal nostro tecnico Riky Di Paco.
Gli obiettivi principali, oltre a quello di incrementare le conoscenze tecniche, tattiche e strategiche dei nostri giovani atleti, erano quelli di aumentare i livelli di concentrazione, di preparazione alla regata, di gestione dei momenti di stress e di adattarsi alle regole della vita in trasferta di un gruppo di atleti.
Nei giorni di allenamento abbiamo lavorato sia da soli che insieme a un folto gruppo di atleti provenienti da tutta l’Europa e in regata ci siamo misurati con avversari e condizioni meteo di primissimo livello.
Giorno dopo giorno si sono visti sostanziali miglioramenti ma anche consistenti lacune che ancora ci tengono lontani dalle posizioni più alte in classifica.
L’ottenimento del risultato in questa manifestazione era l’ultimo degli obiettivi; durante la regata avevamo bisogno di capire se e quanto riusciamo a regatare nelle prime 10-15 posizioni. Sicuramente è emerso che le gravi lacune nella gestione delle partenze e la mancanza, proprio in questo frangente, di un po di cinismo e cattiveria agonistica, non permettono di farci esprimere al meglio nell’arco della singola prova.
E’ stato chiesto loro di forzare molto le partenze in modo da giudicare oggettivamente il lavoro nelle altre fasi della regata e grazie a questo è emerso che una parte della squadra riusciva con facilità a concludere le prove nei primi dieci.
Discorso diverso per i meno esperti della categoria juniores e i cadetti che, pur mettendo sempre più in pratica i consigli, non riescono ancora ad avere una continuità sufficiente a gestire l’intera prova senza commettere errori compromettenti.
Soddisfatto coach Di Paco:”Torniamo a casa consapevoli di aver fatto un grande investimento per il futuro, che nel lungo periodo darà certamente i suoi frutti. La stagione è alle porte, buona parte della squadra potrà togliersi delle belle soddisfazioni ma è fondamentale capire che ancora siamo indietro, il lavoro da svolgere tantissimo e il tempo non è dalla nostra parte; partenza, recuperi e tattica sono i tre pilastri sui quali dovremo lavorare senza sosta nei prossimi due mesi”.
Presenti alla trasferta gli juniores Luca Belloli, Giacomo Martini, Denise Frigerio, Carlo Riva, Matilda Lo Pinto, Achille Ciavatta e i cadetti Imogene Sicaro, Tommaso Basilico e Francesco Adduci.
Da sottolineare senza dubbio la prestazione di Achille Ciavatta che al primo anno juniores ha regatato in Gold fleet con onore e portato a termine regate molto interessanti, di Luca Belloli che, anche lui in gold fleet, ha dimostrato una sostanziale maturazione nonché un rendimento in regata soddisfacente, e di tutti i piccoli cadetti che dopo due mesi di stop hanno bagnato la barca per la prima volta a Crotone concludendo tutti nella prima metà della classifica.